domenica, novembre 26, 2006

Sotto un cielo bianco mentre tutto cade

Qualcosa c'e', oltre noi, oltre tutto; e' innegabile, e' certo.
Qualcosa c'e' e nell'accezione greca, ama giocare con gli uomini intrappolandoli in percorsi circolari, mai uguali ma mai dissimili.
Il bordo e' li', un piede sulla balaustra, baricentro pericolosamente mobile, braccia agitate e paura persino di un minuscolo refolo di vento.
Un soffio cambia tutto eppure ci si chiede una ragione, si strappa ogni parola scritta, si cancella ogni pensiero formulato e viene voglia di arrendersi.
Il bordo e' li' e si assottiglia e si allarga e ondeggia e sussulta.
La storia, la propria storia, a momenti aiuta, altri no.
La Musica, Dio la benedica sempre, non ti spinge, ti guida.
Si, qualcosa c'e' e ci restituisce quella Musica di ieri, dell'altro ieri, di tutte le occasioni in cui sei stato su quel bordo e l'ironia e' che non l'hai cercata, non l'hai neppure pensata eppure eccola qui.
Paranoia. Uscire da me stesso.
Chiedi a 77 se non sai come si fa...

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