sabato, aprile 11, 2009

Segnali dal tempo

Una canzone ed e' anno che non so se voglio ricordare se sorpresa e' considerazione che non preserva piu' da paure che affrontate non spariscono, non svaniscono ed e' camminare su filo sottilissimo e doloroso da qualunque lato lo si guardi, con qualunque protezione si adotti, luce mostra, luce salva, luce svela, luce coprimi e nascondimi.
Asfalto e caldo, sudore e voglia di vento, ironica scoperta che vivere non e' vita, dimenticare ultima illusione nel piu' chiuso dei cassetti e conservare tutto, non dimenticare nulla, escludere dal quotidiano tracciando in solchi profondi e ripetuti vergati con rabbia e amore, disperazione ed incoscienza, innocenza piu' perduta che conquistata ma tutto serve  si dice, tutto salva si spera, il cielo osserva, il cielo aiuta, il cielo perdona e permette, come canzone termina e si ripete, un po' piu' alta, un po' piu' spenta, noia e bisogno come molle d'esistenza, come urlo di vittoria.
Ore passano, vera trasformazione, parole restano ma non voglio sapere, leggere e' proibito ma non buttare, mai gettare in pasto al dio delle storie dimenticate il proprio volto fiero e sopravvissuto che non dimentica eppure resta lontano dai ricordi insonni, dai nervi troppo tesi e scattanti, dalla dimensione creduta propria, vissuta con l'intensita' di chi sa' gettarsi e riprendersi, col sorriso di chi perde sangue e gioisce di strada verso casa ritrovata ma quelle non sono mura note, porta sicura di unica direzione ed entrare puo' essere trappola se alba ancora ha senso, se tramonto sempre ispira, se finestra e' considerazione di troppa o troppo poca liberta', parole e non frasi, incompiuto discorso.
C'e' tutto eppure sembra niente nell'aspettarsi una reazione di chi sa conoscere e comprendere ma esistono forze, magnetismi che diversi attraggono e uguali respingono, farsa di natura severa, forse ingiusta ma la casualita' e' ragione di chi non sa comprendere che esiste un inizio, una fine, ininterrotto centro dal quale impossibile e' fuggire e nel vincolo vi e' salvezza, nel legame negata fuga e come spesso accade, le reti salvano ma non preservano un brivido che seppur dovuto e' da guadagnarsi, da meritare, da incorniciare quando in gola resta una parola sola.
The observation I am doing could
Easily be understood
As cynical demeanour
But one of us misread...
And what do you know
It happened again