sabato, agosto 04, 2007

Spostare tutte queste ore

Cielo incerto, incerti bisogni, fulgide prospettive, ego gonfio ed irrorato di colori e curiose eventualita', rapide selezioni di schegge a divenire.
Il volo e' basso ma veloce, rasosuolo per meglio visualizzare, memorizzare e forse decidere anche se tutto e' deciso, ogni tassello inquadrato senza errore, senza timore.
Non e' contesto che genera fantasmi eppure io conosco, ho frequentato quelle stanze con troppa o poca luce, finestre spalancate oppure sigillate nel loro carico di muffe e polveri.
Basta una sola frase, domanda sbagliata, sbagliata risposta e come cambia quell'azzurro di pochi istanti prima, quella terra di morbide piume che diviene dura roccia.
Non stasera no...
Metarfosi non e' se la prospettiva e' scusa da accettare senza riserve, esitazione alcuna e le parole non semplificano troppo, scorrendo lente, attrito di giorni che non conducono esattamente dove si vorrebbe.
E' che mi sento insolitamente freddo quando non dovrei, piccola resa che accompagna passi incerti donando forza e consistenza in futuro a cui non so attribuire colore o contorno.
Tuffarsi in altri mari, verde e calda acqua, separare, separare e non raccogliere, non possedere, non accumulare e accatastare meno possibile, piu' lontano possibile, nel salone in cui non entrare, non vedere, neppure contemplare.
Conti da farsi e non c'e' modo di fuggire o forse e' nel tentativo il successo, la speranza, la possibilita' e sognare lidi vicini gia' e' piu' che eventualita', forse e' direzione.
Zero è un sole stanco, addormentato sopra questo mondo.
Uno è un nodo al collo, un passo indietro, quello che non so.
Due sono gli anelli per legare uno ad uno i fili,
cinque le mie dita per aprire porte chiuse ora o mai.

mercoledì, agosto 01, 2007

Separare

L'immagine e' precisa, netta, definita nella massima, migliore risoluzione possibile.
Imbastire ricordo e non fantasia e forse e' proprio cosi' perche' la fantasia centra poco, la fantasia e' un gioco che adesso non serve.
Ho visto ed assimilato, anche mediato, si mediato e non c'e' nulla di male in questo se unire differenti ricordi, differenti segmenti, tessere di unico quadro, di sola immagine ma assolutamente reale.
Reale come immagine patinata comunque esistita, sempre presente, non mentire nel dire ambita.
So di maturita', di strette di mano, di abbracci che non soffocano, di parole in transito tra voglia e piacere, incontri come occasione senza noia obliterata.
Io conosco, io so, io vedo, io non ho dubbi e non c'e' invidia ne' inutile bramosia, certo riflessione, certo sincera ammirazione, forse perplessita' su tanta divergenza e qualche domanda d'impossibile risposta, corsa inversa e divergente di tachioni e tutto cambia, inaspattatamente ed imprevedibilmente.
Cosa nasce e cosa muore, mutaforma mascherato da pietra e senza troppi rimpianti non declino all'impossibile e mi circondo di reale, presente senza cadere in trappole mentali, in buche profonde come il passato che non e' mai esistito.
Hey look, it's a long lost horizon
Private oceans you can surface a sunrise in
Hearts well ? dodging logic
But nevertheless still permanently surprised

lunedì, luglio 30, 2007

Innerspace

Ho cercato nella memoria i volti della mia vita.
Ho lasciato che immagini divenissero filmati, non  piu' statiche foto bensi' sequenze tridimensionali, tutti i sensi, in ogni senso interessato ed usato, delicatamente sfruttato e coinvolto.
Curioso processo di raffinazione, sublimazione forse, come estrazione d'essenza e ricostruzione in tempio venerando, imperitura memoria di se' passando per altrui immagini e forme e gesti.
Segmenti temporali rubati, loop esistenziale che incatena eppure libera sensazioni ed emozioni di un tempo passato, sempre remoto, sempre distante, malinconicamente presente, vicino nei sentimenti.
Quando parte la sequenza, mentre ci si immerge placidi nel tepore di cio' che e' stato e' tenero abbraccio, nostalgia coscientemente idealizzata e coltivata in luce diffusa, girandola colorata per immagini patinate e dolcissime.
Un po' di bugie, angoli troppo smussati non nel momento ma nel concetto, se e' stato allora puo' ancora essere e qui la menzogna diviene tenera illusione.
Forse e' aggrapparsi a problemi risolti, tranquillita' del passato allo zenit, scrematura senza compromessi nel suo meglio al meglio, massimo idealmente raggiunto.
Strano sovente il criterio, giochi dell'Io in precisa scelta di inesplicabili principi sempre corretti pero', sempre giusti, sinceri soprattutto, curiosi, misteriosi magari e inaspettati.
Bello rimane il navigare nelle proprie acque come fossero altrui luoghi e in essi farsi condurre in un gioco antico e vedere quando vedere e' vivere, conferma di essere.
I've been here before
There is not why, no need to try
I thought you had it all
I'm calling you, I'm calling you
I ask for more and more
How can I be sure