giovedì, settembre 11, 2008

Quasi 9

Tonfo, suono sordo di cio' che va oltre la semplice fine, simbolo di comune essenza, dolorosa assenza, permanenza di interrogativi che non so piu' pormi, lucidissimo ora nella luce di consapevolezza totale, totale ragione.
Fogli come ali ed e' pensiero che esce alla luce del sole, respira ossigeno librandosi in esso, con esso e non importa quale che sia il contenuto se espressione di mente infinita e libera proprio nel seguire un futuro senza inventarlo, bisogno primario forse mutato, deviato perche' no ma davvero unico in un mondo che merita ogni parola vergata nel quotidiano.
Inutile ricordare, celebrare macabro rito, sputare odio e rancore perche' sentimenti forti appartengono a giovani cuori carichi di distruttiva potenza; qui pietra e acciaio ghiacciato, famelico.
Meglio attendere a fianco del tempo amico, meglio osservare polverosa nube avvicinarsi respirando profumo d'erba tagliata e orrore come ricordo, premio ambito, delicato col senno di cio' che piu' non sara', ridicolo spettro come altri prima, s'agita e strepita, grottesco movimento contenitore di piccola natura, spazzatura nemmeno troppo maleodorante ma certo vergogna in limpida e onesta casa.
Ragione e' nella mente dell'uomo, nel cuore dell'eroe, nel ventre putrido di chi la rinnega, nei piedi degli stupidi e senza alcuno sforzo lasciare che anni cancellino imperfezioni, smussino spigoli, detergano pavimenti non troppo esausti per essere ancora calpestati, ancora lucidati, ancora tramite di viaggi e scoperte.
Tempo ha senso, tempo va in un senso, tempo e' senso ultimo, regola infrangibile, dovere e privilegio di ogni alba, di tutti i tramonti, di opere quotidiane che esigono tributo in giorno onorato non per noi ultimi e imperfetti bensi' per chi ha saputo volare, cavalcare immortale discesa, certo invertita ascensione verso terra troppo lontana, troppo vicina, ovunque presente, gloria di coraggio nato in tempi antichi, valore unico e solo nel riflesso di una preghiera, di vera eternita' che si compie e si realizza.
Heads all turning
Towards the sky
Towers crumble
Heroes die
Who would wish this
On our people
And proclaim
That His will be done
Scriptures they heed have misled them
All praise their Sacrificed Sons

martedì, settembre 09, 2008

Nessun dominio

Pace di suoni neutri, diretti ed immediati nelle orecchie di chi sa ascoltare immense sinfonie senza udire rumore di fondo di un oltre che e' qui, perplessita' esaurita a pochi passi, breve distanza che appare lontanissima senza fermarsi un momento nell'abitudine, nella consuetudine.
Pietre disposte da uomo potente eppur rimodellate da inquieta ed imprevedibile natura che respira, vive nella potenza del proprio esistere, parla col suo silenzio e ascolta i suoni del mondo che a volte, solo a volte, e' sincronizzato duetto con note di sassofono disperso nella folla, col bisogno ormai sconfitto che non trova altra voce che non sia propria e persino indifferente passo partecipa ad inconsapevole concerto.
Resto immobile, respiro appena, potrebbe essere un momento perfetto e m'immergo in esso come schiuma viva, dicotomia tra pensiero e movimento, statico e silente in opposizione a fluido benessere, mescolanza con qualcosa che non conosco ma so essere essenziale, profumo di dimenticata purezza, fragranza che un tempo inondava risveglio e giornata tutta, quando simbiosi era ignoto permanente stato delle cose, sotteso pensiero.
Straniante effetto, universi lontanissimi in dolce collisione e d'un tratto sono ovunque, sintonizzato e allineato ad impensabile quiete, aliena sensazione dalla quale qualcosa dovrei pur imparare come non fosse magia bensi' metodo, alternativo sentire, percezione diversamente tarata e contrasto di bordo che delimita e delinea.
Forse e' magia di un suono che piu' e' lontano piu' avvicina a se' stessi, apertura un cio' che si potrebbe definire spazio illimitato non fosse per troppa fretta che paralizza, interi giorni che ci possiedono restituendo poco o nulla e se fronde ventose sono braccia che si tendono lievi, posso ancora ricordare, sperare in giorni passati divenire futuro, sentire di possedere almeno in parte, certo il migliore dei destini possbili.
It doesn't mean much
it doesn't mean anything at all
the life I've left behind me
is a cold room
I've crossed the last line
from where I can't return
where every step I took in faith
betrayed me
and led me from my home