sabato, novembre 25, 2006

Il pianoforte delle infinite melodie

Vorrei raccontare il nulla, il buio, l'assenza delle cose.
La luce ha una massa, una velocita', proprieta' definibili.
L'oscurita' no.
Il buio che vediamo a miliardi di anni luce e' istantaneo, immediato, onnipresente, onnidirezionale.
Il nulla non lo devi, non lo sposti, non lo deformi ne' lo indirizzi.
La luce la puoi descrivere, regolare, rimodulare, ma chi puo' sul serio descrivere il nulla? Chi ha l'immenso potere di governarlo?
Eppure la luce ci abbandona, ci lascia soli e quando cio' avviene si trova la forza per guardarci dentro e non importa quanto si sia forti, felici, fortunati; un po' di nulla, quel nulla che sovrasta il tempo-spazio e' sempre con noi.
Forse e' il nulla la vera immagine di Dio.

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