martedì, novembre 07, 2006

L'inizio del movimento

Ho bisogno di mare.
No, non di sole, di sabbia, di bagnanti e fritti misti; ho proprio bisogno del mare.
Sento l'esigenza del fragore o del sussurro delle onde, ho bisogno di odore salmastro che mi penetri sin dentro la piu' remota delle cellule, bramo un orizzonte dello stesso colore del cielo.
Vorrei correre come un pazzo tutto il giorno per concludere a tardo pomeriggio su una panchina fredda e ventosa, tra il canto del mare e la cacofonia del traffico.
Vorrei essere certo che qualunque cosa accada il mare sia comunque li' a indicarmi la via per andarmene o per tornare a casa.
Vorrei fosse il vento a dirmi che giorno e' piuttosto che un calendario.
Vorrei una realta' invece di un sogno, ma in fondo e' meglio di niente.
 
Lento si sveglia il primo giorno del mondo
L'unico istante perfetto, l'unico libro mai letto
E intanto guardo stupita questa promessa di vita
Questa poesia da rifare, un nuovo mondo da amare
E io mi sento stanca e più leggera

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