giovedì, dicembre 14, 2006

E le montagne non si muovono

La mia tolleranza agli stress ora e' bassissima.
Credo potrei esplodere da un momento all'altro, credo potrei maledire il creato con urla cosi' possenti da sbriciolare le fondamenta stesse della terra.
Concentrazione, si concentrazione.
Visualizzare l'ordine, ricombinare, ricombinare, manco di integrita' strutturale.
Il caos e' un concetto non uno stato delle cose, il caos e' solo ordine da comprendere, da catalogare, da riorganizzare.
Cio' che esiste e' energia e se e' energia allora e' riconducibile a forma d'onda e se e' forma d'onda allora e' suono.
Muoversi sul suono, fondersi col suono, librarsi col suono e' ancora possibile.
Un'immensa batteria cosmica percossa da bacchette veloci; ritmo in 4/8, battute dispari in forte evidenza, sincopatie diffuse, rullante altissimo, grancassa dilaniante e dolorosa quando colpisce lo stomaco.
Ecco emergere l'ordine sulle punte degli stick, basta seguirle, basta osservarle, basta governarle...
... basta.

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