giovedì, dicembre 13, 2007

Specchi frontali

Mi domando se consapevolezza sia accettazione e seppur vero sia confessione che assolve e non confessore, intermediario necessario per frapporsi tra ego rassegnato e completa realizzazione.
Forse un viaggio come altri, solchi ripercorsi come impronte seriali di stupido animale ed eccessiva sicurezza, solita routine, abbandono degli strati superiori di pensiero questa volta potrebbero aver dischiuso inequivocabile ragione.
Letteratura, letteratura, unica porta oltre la quale la vita non brutalizza, semmai amplifica sensi e ragioni, difende e protegge, avvolge calda e ponendo mani su petto e fronte conduce laddove il buio della ragione ignora e teme.
Ascolto parole e comprendo tempo, strana equazione la cui soluzione e' stata mia a lungo, informazione slegata da contesto e come numero vergato su bianca carta nulla e' valso sino al congiungimento con la naturale operazione che lo giustifica.
Puo' essere facile, dolorosamente semplice, persino troppo ma se rivivere cio' che ha spezzato e' frutto di altrui emozioni cosi' simili, cosi' intercambiabili, cosi' vissute da confondere identita' con incubo allora ricordo trascende senso e interpretazione, sintesi del gettare per non ricostruire, non riformare, fine di ogni rivoluzione quando evoluzione e' bloccata, implosa, castrata, morente.
Se fossi nobile questa sarebbe oramai un'ode, un canto pregno di speranza quando tutto puo' essere perduto, libero osanna a firmamento tutto perche' non ascoltare non significa non sentire eppure no, non sono pronto ad accettare, a perdonare, ad essere perfetto generato da imperfezione, rumoroso silenzio nel boato, nello stridore, nel lacerante constatare che abbastanza non appartiene a questi occhi, a questo petto, a questo agitarsi in bolla soffocante che chiamo essenza.
I covered my face with my hand and broke into the hottest tears I had ever shed.
I felt them winding through my fingers and down my chin, and burning me,
and my nose got clogged, and I could not stop, and then she touched my wrist.

Nessun commento: