giovedì, luglio 24, 2008

Simmetria tetragonale

Io sono equilibrio, sono centro esatto d'infinito vuoto e rovente esplosione di materia e tempo.
Io sono ogni strumento, ogni corda pizzicata su legno antico, accordo d'impossibile estensione, canto di popolo dimenticato, dialetto perduto, significato smarrito.
Sono capogiro che assale guardando il fondo, temendo precipizio, puntando dito al cielo e nel buio piu' totale cercare orientamento e segno di vita, fuga da presente, manifestazione d'introvabile gioia.
Sono pagina bianca, immacolato niente che niente raccoglie, nulla descrive, superficie troppo, troppo liscia, impossibile lasciare segno, impossibile interpretare abbagliante candore, alone di cio' che deve ancora essere, che potrebbe non avverarsi, che sara' diverso, comunque, sempre.
Cerco parole inascoltate, incomprese ed incomprensibili perche' in esse e' nuovo linguaggio, inedita grammatica, caratteri come ideogrammi antichi, civilta' genitrice di ere in cui umanita' fu sogno e fantasia, filosofia che mal si adatta a tempi illuminati e illuminanti come gli oggi costruiti su echi e scheletri virulenti, gusci d'inutili concetti, polverosa intelligenza.
Cerco citta' deserte, vuote lande di sterpi e cemento accatastato in cio' che fu forse arte, a volte bisogno, altre profitto, luoghi di cui diffidare in quanto fragili, tenacemente propensi a desolante abbandono, possibile gioia, sovente rovina, lungo silenzio da non cercare, da non aspettarsi nel buio sempre piu' profondo della ragione.
Desidero cio' che dimentico di avere, riflessioni presto lasciate scivolare nell'assoluto ma se traccia resta tra giorno e oblio sia immersione amniotica e genitrice di nuovo pensiero foriero d'alternativa visione, chiara missione.
Desidero schiavitu' d'irriconosciuta passione, elitaria prigione a ingabbiare mai compreso universo di forza e debolezza, esclusione immotivata forse ma so che questa vita rimane comunque mia e se una e non un milione, cio' mi basta.
Take your time and you'll be fine
and say a prayer for people there who live on the floor.
And if you see what's meant to be,
don't name the day or try to say it happened before

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