domenica, aprile 13, 2008

Ritorno alla presunzione

Incontrollabile istinto di protezione induce a contraddirmi, smarcare pensieri ed impressioni scoprendo aspetti giudicati positivi non fosse coinvolgere e convogliare improprie giacenze, sedimenti che e' bene stiano adagiati su fondo, immobili, pacifici, inermi, inerti, inutili ma quello e' luogo, loro rifugio.
Affronto nuovi interrogativi, considerazioni banali eppure inediti almeno nell'approccio, certo nell'insolita direzione che trasversalmente serpeggia tra alternative e possibilita', un laggiu' piu' vicino di quanto possa apparire.
Mi domando se implosione possa essere riversamento di materia e pensieri in deviato altrove, mi chiedo se costante allontanarmi non possa rappresentare avvicinamento a singolare e nuovo mondo perche' in fondo orientamento e' relativo sempre e comunque a punto mobile, decisione mai perentoria, talvolta sofferta, sovente accettata, non troppo di rado subita, a tratti casuale ma solo in analisi incompleta e parziale.
Gerarchizzare obiettivi puo' essere stratagemma per contenere l'incontenibile, mura interiori che si proiettano ed espandono verso un infinito esterno che se osservato da serratura finisce per essere minuscola stanza, relegato anfratto di modeste dimensioni, poche ossessioni, generiche voglie, ambizioni azzerate e silenti.
Vi sono porte che non si chiudono mai completamente, non si aprono mai del tutto, stretta entrata, stretta uscita, pertugio che appare piu' stile che spazio, filosofia di un desiderio che vuole qualcosa di nuovo, inedita speranza.
Trovo difficile soffermarmi troppo su cio' che in apparenza poco conta, sfiorata o nessuna traccia ma in fondo e' un gioco per avere tracce attorno alle mie, pedinare ed essere pedinato, rincorsa come antico svago, sapore, forse colore di tutti i giorni e tutti i giorni goduto, ma come spesso accade, le sfumature formano ed arrotondano perche' la realta' non e' mai composta da linee marcate semmai nuvole, nuvole o polvere.
No falling for life
A gain for every loss
Time gathered me
But kept me flying

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