mercoledì, gennaio 16, 2008

Casa senza nome

Vortice d'acqua ma non questa acqua che sembra inzuppare mura come stoffa, come lucciole gocce riflettono lampioni abbaglianti ma troppa luce e poco oro nella mia vita per restarne incantato.
E' qualcosa di antico che ritorna e so che suggestione puo' ingabbiare quando musica spinge e racconta con parole sue cio' che resta di terra calpestata e nuvole in disuso.
Solita trappola e carponi lascio morbide sbarre avvolgermi smettendo di ricordare ed iniziando a vivere, rivivere trasporto e suoni, colori che inspiegabilmente non vedo piu', echi come suono bagnato, effetto senza causa che diviene conca distorta e leggera cacofonia dalla quale non fatico a raccapezzarmi, invero rumore di vita, vita ordinaria, comune vissuto al quale eta' ha tolto filtri e scelte.
Scatola nera e non e' colore ma mistero come gioco di bambino che trasforma foglio vergine in cosmo e senza confini vado oltre materia, pigmento, distanza e senza forma creo forma, senza colore adotto azzurro, bianco, ampi cerchi, banali geometrie che improvvisamente comprendo ed ammiro nella semplice bellezza che solo ricordo puo' evocare.
Eppure almeno un'altra notte e' stata bagnata dalla medesima pioggia di questa e posso riconoscere zampillare come richiamo nell'agitarsi di rami diversi eppure identici, rilascio di luce che mai fu distrutta ma trasformata per ritornare ed illuminare notte arresa, esausta, fiato che esce a fatica ed immensa voglia di sdraiarsi da qualche parte senza pensare, essere pensato forse, volo verso mente primigenia che faccia e decida, sensazione di rimando, incoscienza consapevole, abbandono che non vuole essere resa semmai affermazione d'impavida potenza.
Momento di passaggio e quello fu vero buio ma nel tempo riconosco ancor piu' che lacrime e lamenti il canto della pioggia pesante e l'incanto di nera plastica, voce del mondo nuovo, osanna a nuova muta di lisce scaglie figlie di quell'acqua dalla quale emergere e se girarsi indietro e' preghiera, allora sia luce, sia voce, sia eternita'.
And my head didn't know just who I was
And I went spinning back in time.
And I am high upon the altar
High upon the altar, high.

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