giovedì, maggio 03, 2007

Qualcosa

Irlanda, Marzo 2000
Dovevo tornare su quella cima.
Un lungo respiro, sigaretta, passi lenti, misurati e mi incammino verso la meta.
Inutile affermare che e' stata una sofferenza, una lunga, estenuante marcia dove ogni passo costava dolore e fatica. Letteralmente.
Una cosa pero', il mio spirito stava bene. Ero in pace con me stesso.
Ho pensato molto in quei momenti...
Nei giorni passati non sempre la mia vita era stata al centro dei miei pensieri, ma in quell'istante malgrado tutto, una misteriosa mano amica scaldava la mia e un dolce volto mi rasserenava il cuore.
Poi qualcosa e' mutato nella mia percezione.
Salivo e vedevo le loro case, curate, ordinate, luminose nonostante il cielo grigio.
Sentivo l'odore del loro cibo che mogli premurose preparavano tra il tepore dei fornelli mentre ragazzi tornavano da scuola e mariti facevano ritorno dalla passeggiata col cane.
Li ho visti nelle loro case attraverso le finestre, con i volti illuminati dal bagliore del fuoco nel camino, in poltrona col giornale o indaffarati in chissa' cosa.
Mi sono riscaldato con i loro fuochi, ho mangiato il loro cibo, ho giocato con i loro figli e ho dormito il sonno del giusto nei loro letti…
…ho dondolato in veranda sulle loro sedie cigolanti.
…a volte sogno laddove gli altri ballano…
Improvvisamente mi sono fermato, ho chiuso gli occhi, esanime in quell'esatto istante ho rivissuto un'intera vita, una vita non mia con me come protagonista.
Si, un'altra vita perfetta se n'era andata.
 
E' stato… bello…
Intenso, toccante, una benevola catarsi, un assoluto nirvana … bello.
Non so come altro descriverlo.
Non ho sofferto, non ho avuto rimpianti anzi, ho ringraziato per quei momenti in cui realmente ho realizzato i miei sogni.
Non so se sono un pazzo, un sognatore o semplicemente uno stupido ma e' stato cosi' reale…
Da quel momento non ho piu' avuto paura di vivere solo...

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