lunedì, gennaio 01, 2007

Passaggio inesorabile

Sprofondare in cio' che e' stato, a volte sembra affogare.
Leggere storia che appartiene, essere stato li' quando avveniva e sentire di appartenere a qualcosa.
Ero giovane, ero in un posto non mio, tra gente diversa, spaesato ed entusiasta.
Grigia periferia tra treni e autobus, terra incognita, un po' di timore, tanta eccitazione.
Poi la pioggia, poi tanta gente, poi confusione, poi...
... il resto non conta, ero li' ed era la sola cosa che importasse.
A pensarci ora quell'anno cambio' tutto e lo fece per sempre e non so in quale direzione.
Solo un mese dopo e cosi' tanto diverso...
Che anno terribile fu ma fondamentale, necessario, dolorosamente presente.
E' che a volte sento ancora il bisogno di comprendere, di sapere se e' stato giusto cosi', se ho meritato o subìto gli anni a venire, se... se va bene cosi'.
E' che a volte la nostalgia cambia i tuoi occhi coi suoi, con mani caldissime ti stringe il cuore e con altre gelate attanaglia lo stomaco, come un lampo di pura energia brucia i pensieri e ti lascia inerme e indifeso.
E' che ancora qualcosa fa male, e' che ci sono piu' cose irrisolte di quanto vorrei, piu' ricordi di quelli che vorrei avere ma in fondo si, va bene cosi', e' giusto cosi', non potrebbe essere diverso da cosi', non dovrebbe...
Yes, there were times, I'm sure you knew,
When I bit off more than I could chew,
But through it all, when there was doubt,
I ate it up and spit it out.
I faced it all and I stood tall
And did it my way
I've loved, I've laughed and cried,
I've had my fill - my share of losing.
But now, as tears subside,
I find it all so amusing.

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