martedì, ottobre 31, 2006

La luce sul muro

Da lei saliva afrore di coloniali che giungevano a lui come una di quelle drogherie di una volta, che tenevano la porta aperta davanti alla primavera...
Come non evocare questa strofa di Conte quando si entra in certi piccoli negozietti che ancora sopravvivono al di fuori dei centri urbani.
Come non rivedersi in quei luoghi cosi' vicini eppure cosi' lontani, nel tempo, nell'anima.
E' un lampo di odori, di colori, di forme vive, di persone che non sanno di plastica.
C'e' il legno, c'e' il cotto, c'e' la pietra, la polvere scintillante che accompagna il sole.
La mente non capisce, la mente non allinea ma la mente ricorda e fa persino un po' male.
Non e' nostalgia del passato, non e' rimpianto degli anni andati; forse e' la consapevolezza di aver venduto l'anima per potersi addormentare mezz'ora prima davanti al televisore...

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